L’arte del cesello: storia, tecniche e strumenti
L’arte del cesello, che consiste nella lavorazione a freddo dei metalli, è una tecnica nobile e antichissima ed è il cuore della nostra produzione, venendo utilizzata per la realizzazione di lampade, complementi d’arredo e oggettistica.
Il cesello è lo strumento con cui si creano preziose trame e decori realizzati a colpi di martello su lamine di ottone o bronzo.
Per renderla più morbida, la lamina viene applicata su un pane di pece calda: viene così scaldata e poi lasciata raffreddare lentamente, ottenendo in questo modo la primitiva elasticità del metallo.
Oggi scopriremo insieme la sua storia, le tecniche che la caratterizzano e gli stumenti indispensabili che non possono mai mancare a un bravo cesellatore.


E’ decorazione l’arte, è volontà di esprimersi.
La Storia
L’arte della cesellatura ha origini antichissime, primi esempi di lavorazioni a fini decorativi dei metalli si hanno infatti già dall’età del bronzo.
Evolutasi parallelamente in tutte le civiltà del mondo, da quella egizia alla mesopotamica, dalla celtica a quella dell’America precolombiana, raggiunge il suo massimo splendore in epoca rinascimentale con artisti quali Cellini, Botticelli, Donatello e Ghiberti.
L’arte della cesellatura trovò vasto impiego non solo nella realizzazione di monili, suppellettili e vasi, ma anche nel campo delle armi e delle armature che divennero in epoca tardo-rinascimentale finemente decorate.
Oggi la cesellatura è ancora largamente utilizzata nella produzione di argenteria, nell’oreficeria e in tutti quei campi nei quali si ha la necessità di abbellire e adornare oggetti utilizzando lamine metalliche.


LA TECNICA
La cesellatura è una tecnica complessa da padroneggiare e, specie all’inizio, faticosa: martello e cesello devono infatti essere tenuti saldamente nelle mani, il cesello non deve mai oscillare e non deve mai appoggiarsi alla lastra, rimanendone distanziato di circa mezzo millimetro.
Le quattro importanti fasi della cesellatura sono:
– Il fissaggio della lastra su un supporto, in genere un mastice a base di pece o a volte una lastra di piombo
– La tracciatura del disegno, che si ottiene martellando la lastra con appositi strumenti, detti ceselli
– La sbozzatura della figura, durante la quale si utilizzano ceselli più grandi, che viene generalmente eseguita sul retro della lastra
– La finitura, eseguita sempre sul diritto, che può essere talvolta preceduta da altre fasi, sul diritto e sul rovescio, a seconda di quanto viene richiesto dal progetto.
GLI STRUMENTI
I principali strumenti utilizzati dal cesellatore sono i martelli da sbalzo, il martello da cesello e i punzoni, ferri che vengono chiamati ceselli.
I martelli da sbalzo servono a eseguire delle deformazioni del metallo in modo graduale e sono generalmente a testa piana o cilindrica.
Il martello da cesello è unico ed è a due teste, una piccola semisferica e l’altra più ampia. Le dimensioni e il peso possono variare a seconda del lavoro da fare, così come diverse sono le tipologie di manico. Una cosa è certa: l’abitudine e la sicurezza dei gesti sono così importanti che nessun cesellatore utilizzerebbe un martello diverso dai propri!
I punzoni sono indispensabili al lavoro e non se ne trovano facilmente in commercio: ogni cesellatore costruisce i propri a partire da tondini di acciaio temperabile.
